I crateri

Da Sezione Luna - Unione Astrofili Italiani.
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<br>Questo settore del sito è dedicato alle immagini in alta risoluzione della Luna, che fanno parte di quelle riprese fotografiche effettuate a più alto ingrandimento dei dettagli della superficie lunare.<br>Il campo di lavoro degli osservatori lunari in questo contesto è vastissimo, avendo a disposizione esattamente la metà (e talvolta anche una quantità di superficie maggiore durante le condizioni favorevoli di librazione) della superficie totale lunare, ed inoltre in tutte le condizioni possibili di luce che si verificano durante il susseguirsi delle fasi lunari. Le tecniche di ripresa possono essere molteplici, partendo dalla tradizionale macchina fotografica a pellicola per i fotografi di tipo tradizionale (per la verità ormai molto rari), per poi passare alle moderne macchine digitali che ormai hanno pressocchè sostituito le precedenti, oppure effettuando le riprese con webcam adattate allo scopo o con altri strumenti di ripresa di moderna concezione, per concludere con lo strumento principe per la fotografia astronomica e cioè la camera CCD, strumento idoneo per le riprese ad alta risoluzione e appositamente ideato per la ricerca scientifica di tutti i generi in astronomia. Ovviamente questi strumenti di ripresa devono essere collegati a telescopi astronomici dotati di montatura equatoriale motorizzata che deve essere ben stazionata al polo celeste, perchè possa ottimamente seguire la Luna nel suo moto nel cielo, ed è necessario inoltre inserire anche degli elementi ottici che possano aumentare la lunghezza focale dello strumento usato come le lenti di Barlow. Data la vicinanza del nostro satellite si può ottenere dei buoni risultati usando anche strumenti di piccole dimensioni.
  
 
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<br>Questo settore del sito è dedicato alle immagini in alta risoluzione della Luna, che fanno parte di quelle riprese fotografiche effettuate a più alto ingrandimento dei dettagli della superficie lunare.<br>Il campo di lavoro degli osservatori lunari in questo contesto è vastissimo, avendo a disposizione esattamente la metà (e talvolta anche una quantità di superficie maggiore durante le condizioni favorevoli di librazione) della superficie totale lunare, ed inoltre in tutte le condizioni possibili di luce che si verificano durante il susseguirsi delle fasi lunari. Le tecniche di ripresa possono essere molteplici, partendo dalla tradizionale macchina fotografica a pellicola per i fotografi di tipo tradizionale (per la verità ormai molto rari), per poi passare alle moderne macchine digitali che ormai hanno pressocchè sostituito le precedenti, oppure effettuando le riprese con webcam adattate allo scopo o con altri strumenti di ripresa di moderna concezione, per concludere con lo strumento principe per la fotografia astronomica e cioè la camera CCD, strumento idoneo per le riprese ad alta risoluzione e appositamente ideato per la ricerca scientifica di tutti i generi in astronomia. Ovviamente questi strumenti di ripresa devono essere collegati a telescopi astronomici dotati di montatura equatoriale motorizzata che deve essere ben stazionata al polo celeste, perchè possa ottimamente seguire la Luna nel suo moto nel cielo, ed è necessario inoltre inserire anche degli elementi ottici che possano aumentare la lunghezza focale dello strumento usato come le lenti di Barlow. Data la vicinanza del nostro satellite si può ottenere dei buoni risultati usando anche strumenti di piccole dimensioni.
 
  
 
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===== [[Image:Fig.12a bru.jpg|center|640x480px|Fig.12a bru.jpg]]&nbsp;&nbsp;&nbsp; Fig.8 - Il cratere Moltke, immagine di Bruno Cantarella (AL) , telescopio con webcam ed elaborazione con Registax 6&nbsp;<br> =====
  
 
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===== [[Image:Fig.6a ser.jpg|center|625x467px|Fig.6a ser.jpg]]&nbsp;&nbsp;Fig.2 - Il cratere Clavius, immagine di Sergio Saltamonti (LI), telescopio OTA&nbsp;Meade 10", Barlow 3X, camera Skynix 2.1C<br> =====
  
 
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===== [[Image:Fig.1a mar.JPG|center|Fig.1a mar.JPG]]&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Fig.1 - Il cratere Copernico, immagine di Marco Vedovato (Predazzo, TN) i dati tecnici sono specificati sopra&nbsp;<br> =====
 
===== [[Image:Fig.1a mar.JPG|center|Fig.1a mar.JPG]]&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Fig.1 - Il cratere Copernico, immagine di Marco Vedovato (Predazzo, TN) i dati tecnici sono specificati sopra&nbsp;<br> =====

Versione delle 20:09, 17 feb 2012


Questo settore del sito è dedicato alle immagini in alta risoluzione della Luna, che fanno parte di quelle riprese fotografiche effettuate a più alto ingrandimento dei dettagli della superficie lunare.
Il campo di lavoro degli osservatori lunari in questo contesto è vastissimo, avendo a disposizione esattamente la metà (e talvolta anche una quantità di superficie maggiore durante le condizioni favorevoli di librazione) della superficie totale lunare, ed inoltre in tutte le condizioni possibili di luce che si verificano durante il susseguirsi delle fasi lunari. Le tecniche di ripresa possono essere molteplici, partendo dalla tradizionale macchina fotografica a pellicola per i fotografi di tipo tradizionale (per la verità ormai molto rari), per poi passare alle moderne macchine digitali che ormai hanno pressocchè sostituito le precedenti, oppure effettuando le riprese con webcam adattate allo scopo o con altri strumenti di ripresa di moderna concezione, per concludere con lo strumento principe per la fotografia astronomica e cioè la camera CCD, strumento idoneo per le riprese ad alta risoluzione e appositamente ideato per la ricerca scientifica di tutti i generi in astronomia. Ovviamente questi strumenti di ripresa devono essere collegati a telescopi astronomici dotati di montatura equatoriale motorizzata che deve essere ben stazionata al polo celeste, perchè possa ottimamente seguire la Luna nel suo moto nel cielo, ed è necessario inoltre inserire anche degli elementi ottici che possano aumentare la lunghezza focale dello strumento usato come le lenti di Barlow. Data la vicinanza del nostro satellite si può ottenere dei buoni risultati usando anche strumenti di piccole dimensioni.



Indice

                                                                  I crateri lunari 




Fig.12a bru.jpg
    Fig.8 - Il cratere Moltke, immagine di Bruno Cantarella (AL) , telescopio con webcam ed elaborazione con Registax 6 




Fig.11a sep.jpg
 Fig.7 - Il cratere Copernico ripreso in diverse condizioni di luce, a sinistra da Sergio Saltamonti (LI) e Paolo Lazzarotti (MS)




Fig.10a ant.jpg
                         Fig.6 - Il cratere Stadius, immagine di Antonio Marino (NA) , i dati tecnici sono specificati sopra




Fig.9a val.jpg
                       Fig.5 - Il cratere Maurolycus, immagine di Valerio Fontani (FI), i dati tecnici sono specificati sopra




Fig.8a ser.jpg
                                  Fig.4 - I crateri Theophilus, Cyrillus e Catharina, immagine di Sergio Saltamonti (LI)




Fig.7a bru.jpg
     Fig.3 - Il cratere Gutenberg, immagine di Bruno Cantarella (AL), telescopio MTO 100/1000, Barlow 2X Apo con webcam




Fig.6a ser.jpg
  Fig.2 - Il cratere Clavius, immagine di Sergio Saltamonti (LI), telescopio OTA Meade 10", Barlow 3X, camera Skynix 2.1C




Fig.1a mar.JPG
               Fig.1 - Il cratere Copernico, immagine di Marco Vedovato (Predazzo, TN) i dati tecnici sono specificati sopra 



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