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Da Sezione Luna - Unione Astrofili Italiani.
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'''INNOVATIVO ACCORDO TRA UAI, IDA ITALIANA ED HERA LUCE PER LA RIDUZIONE DI CONSUMI ENERGETICI E DELL’INQUINAMENTO LUMINOSO'''
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E’ stato sottoscritto a Roma il 23 Giugno, tra l’Unione Astrofili Italiani, la Sezione Italiana dell’International Dark-Sky Association e la HERA LUCE, il secondo gestore italiano di pubblica illuminazione, un importante e originale protocollo d’intesa per la realizzazione e la diffusione di impianti luminosi ecologici e dai ridotti consumi energetici.
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Il protocollo d’intesa, fortemente voluto da tutti i contraenti e volto a migliorare non solo la qualità dell’illuminazione delle nostre città ma anche il relativo impatto ambientale, parte da un’indagine svolta in questi anni, in modo congiunto, dall’Unione Astrofili Italiani e dall’IDA Italiana su oltre 550 impianti di illuminazione sparsi a campione su tutto il territorio italiano.
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Malgrado siano ormai vigenti numerose leggi regionali, approvate specificamente per la riduzione dell’inquinamento luminoso e dei consumi energetici, tantissimi comuni, ma anche altri soggetti pubblici e privati, realizzano o mantengono in funzione impianti di illuminazione altamente energivori, poco efficienti e che inviano fino al 60% della luce prodotta verso il cielo o, comunque, al di fuori delle sedi viarie.
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Nella maggior parte dei casi poi, benché sia ormai obbligatorio da anni l’uso dei dispositivi per la riduzione dei consumi, si deve constatare che le pubbliche amministrazioni nulla hanno fatto in questo campo.
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Per questo motivo il 23 Giugno a Roma il Presidente dell’UAI e della IDA Italiana Mario DI SORA e l’Amministratore Delegato di HERA LUCE Dr. Walther SIRRI hanno siglato un accordo che persegue non solo la precisa applicazione delle varie leggi regionali vigenti ma anche del “pacchetto energia” (definito anche 20/20/20) e approvato dal Parlamento Europeo nel 2008.
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Con questo accordo HERA LUCE, che gestisce oltre 330.000 punti luce prevalentemente in Emilia-Romagna, Marche e Toscana, si impegna, con il supporto di queste importanti associazioni di astrofili, a realizzare impianti di illuminazione, non solo stradale ma anche di tipo monumentale, che rispettino pienamente le prescrizioni delle leggi regionali. Vi è quindi una particolare attenzione sia al flusso di luce disperso verso il cielo che alla maggior efficienza energetica possibile attraverso l’uso di soluzioni progettuali chiare e verificabili, elaborate in base ad un sistema di classificazione energetica trasparente che punta sulla qualità dei prodotti riducendo così consumi e costi di gestione.
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L’accordo quindi non è ad uso e consumo delle sole esigenze degli appassionati del cielo ma anche di tutte le pubbliche amministrazioni, quindi per la Collettività, che potranno così avvalersi di uno strumento di controllo serio e affidabile per la realizzazione e la gestione dell’illuminazione pubblica spesso affidata a soggetti poco preparati o scorretti.
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E il contributo che questo protocollo potrà dare nel suo campo non è certo trascurabile se pensiamo che in Italia, con una seria politica di controllo degli impianti pubblici, potrebbero essere risparmiati ogni anno ben oltre 400 milioni di €, corrispondenti a diversi milioni di tonnellate di CO 2 riversati in atmosfera.
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UAI, IDA ed HERA LUCE si impegnano a diffondere i principi dell’accordo e a sensibilizzare i vari soggetti che questo coinvolge in una politica formativa e informativa che sia sempre più rispettosa dell’ambiente e delle risorse naturali anche organizzando convegni su tutto il territorio nazionale.
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INNOVATIVO ACCORDO TRA UAI, IDA ITALIANA ED HERA LUCE PER LA RIDUZIONE DI CONSUMI ENERGETICI E DELL’INQUINAMENTO LUMINOSO


E’ stato sottoscritto a Roma il 23 Giugno, tra l’Unione Astrofili Italiani, la Sezione Italiana dell’International Dark-Sky Association e la HERA LUCE, il secondo gestore italiano di pubblica illuminazione, un importante e originale protocollo d’intesa per la realizzazione e la diffusione di impianti luminosi ecologici e dai ridotti consumi energetici.

Il protocollo d’intesa, fortemente voluto da tutti i contraenti e volto a migliorare non solo la qualità dell’illuminazione delle nostre città ma anche il relativo impatto ambientale, parte da un’indagine svolta in questi anni, in modo congiunto, dall’Unione Astrofili Italiani e dall’IDA Italiana su oltre 550 impianti di illuminazione sparsi a campione su tutto il territorio italiano.

Malgrado siano ormai vigenti numerose leggi regionali, approvate specificamente per la riduzione dell’inquinamento luminoso e dei consumi energetici, tantissimi comuni, ma anche altri soggetti pubblici e privati, realizzano o mantengono in funzione impianti di illuminazione altamente energivori, poco efficienti e che inviano fino al 60% della luce prodotta verso il cielo o, comunque, al di fuori delle sedi viarie.

Nella maggior parte dei casi poi, benché sia ormai obbligatorio da anni l’uso dei dispositivi per la riduzione dei consumi, si deve constatare che le pubbliche amministrazioni nulla hanno fatto in questo campo.

Per questo motivo il 23 Giugno a Roma il Presidente dell’UAI e della IDA Italiana Mario DI SORA e l’Amministratore Delegato di HERA LUCE Dr. Walther SIRRI hanno siglato un accordo che persegue non solo la precisa applicazione delle varie leggi regionali vigenti ma anche del “pacchetto energia” (definito anche 20/20/20) e approvato dal Parlamento Europeo nel 2008.

Con questo accordo HERA LUCE, che gestisce oltre 330.000 punti luce prevalentemente in Emilia-Romagna, Marche e Toscana, si impegna, con il supporto di queste importanti associazioni di astrofili, a realizzare impianti di illuminazione, non solo stradale ma anche di tipo monumentale, che rispettino pienamente le prescrizioni delle leggi regionali. Vi è quindi una particolare attenzione sia al flusso di luce disperso verso il cielo che alla maggior efficienza energetica possibile attraverso l’uso di soluzioni progettuali chiare e verificabili, elaborate in base ad un sistema di classificazione energetica trasparente che punta sulla qualità dei prodotti riducendo così consumi e costi di gestione.

L’accordo quindi non è ad uso e consumo delle sole esigenze degli appassionati del cielo ma anche di tutte le pubbliche amministrazioni, quindi per la Collettività, che potranno così avvalersi di uno strumento di controllo serio e affidabile per la realizzazione e la gestione dell’illuminazione pubblica spesso affidata a soggetti poco preparati o scorretti.

E il contributo che questo protocollo potrà dare nel suo campo non è certo trascurabile se pensiamo che in Italia, con una seria politica di controllo degli impianti pubblici, potrebbero essere risparmiati ogni anno ben oltre 400 milioni di €, corrispondenti a diversi milioni di tonnellate di CO 2 riversati in atmosfera.

UAI, IDA ed HERA LUCE si impegnano a diffondere i principi dell’accordo e a sensibilizzare i vari soggetti che questo coinvolge in una politica formativa e informativa che sia sempre più rispettosa dell’ambiente e delle risorse naturali anche organizzando convegni su tutto il territorio nazionale.


Mario Di Sora

Presidente UAI




Scarica la versione PDF del comunicato stampa


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