Ricerca Impatti Lunari

Da Sezione Luna - Unione Astrofili Italiani.

Indice

                                                         

                                                                  La ricerca, l'osservazione e la registrazione degli Impatti Lunari


Questo nuovo programma di ricerca avviato dalla Sezione Luna consiste nell'osservazione e nella registrazione degli impatti lunari dovuti a meteoroidi provenienti dallo spazio esterno che vanno a colpire a forti velocità variabili la superficie del nostro satellite naturale. La ricerca sugli impatti lunari ha avuto inizio in tempi molto recenti, e cioè nel 1999 quando Brian Cudnik osservò e registrò per la prima volta con la propria strumentazione il primo flash causato dalla caduta di un oggetto celeste sulla Luna, e questo primo fenomeno fu registrato in contemporanea anche da altre osservatori lunari indipendenti, aprendo così di fatto il percorso di un nuovo programma di ricerca sul nostro satellite naturale.

Questo tipo di programma può avere una importante rilevanza scientifica perchè registrando il flash da impatto è possibile ottenere la magnitudine del flash stesso che si può ricavare dal confronto con la luminosità di stelle e di cui è nota la magnitudine, e quindi attraverso alcune funzioni matematiche è possibile stimare la massa di questi oggetti. Inoltre questo studio può essere anche utile per stimare la quantità di questi cosidetti corpi "minori" che sono ancora presenti nello spazio esterno dove liberamente percorrono le proprie orbite, transitando molto spesso anche a distanze pericolosamente ravvicinate alla Terra. Il programma inoltre potrebbe assumere nel futuro un'altra rilevante valenza scientifica, e cioè per conoscere bene in quali zone lunari si verificano con il tempo una maggiore densità di impatti, questo sarebbe di vitale importanza per sapere in futuro dove poter costruire una eventuale base permanente lunare in una zona che possa essere a basso rischio di impatti con il preciso scopo di salvaguardare l'integrità della struttura e degli astronauti che l'abiterebbero stabilmente.   

La massa dei meteoroidi che cadono sulla superficie lunare può variare da un minimo di qualche decina di grammi fino ad arrivare a molte centinaia di kg, mentre le velocità di caduta sulla Luna sono comprese tra 3 e 70 km/sec. questo in base alle orbite degli oggetti rispetto al sistema Terra-Luna, e questi meteoroidi inoltre possono avere origine da sciami cometari oppure da corpi asteroidali. Negli istanti immediatamente successivi all'impatto l'energia cinetica posseduta dal meteoroide si trasforma quasi interamente in luce visbile che può essere osservata dalla Terra come un fenomeno simile ad un flash che può avere una durata tra 1/10 di secondo fino ad un secondo (ed anche più) nei casi più importanti. Dopo l'impatto il meteoroide si disintegra insieme allo strato superficiale del terreno lunare dando così formazione ad un nuovo cratere.

Il programma di ricerca fa parte dei Fenomeni Transienti Lunari (TLP) ed è quindi è svolto in collaborazione con le Sezioni Luna dell'inglese British Astronomical Association (BAA) e della statunitense Association Lunar & Planetary Observer (ALPO).

Inoltre attualmente la Sezione Luna UAI collabora con la NASA per la missione LADEE (Lunar Atmosphere Dust Environment Explorer) per la ricerca degli impatti lunari. Infatti questa sonda spaziale statunitense sviluppata interamente nel centro ricerche NASA di Ames in California fra i diversi scopi scientifici ha il compito di rilevare l'eventuale presenza di polveri lunari nell'esosfera lunare e che proverrebbero dalla superficie del nostro satellite dopo essere state lanciate nel cielo lunare in seguito all'impatto di meteoroidi.

Per poter riprendere gli impatti lunari è necessario osservare la parte di Luna che non è illuminata dal sole quindi va monitorata la parte in ombra, ed i periodi favorevoli per poter osservare questi fenomeni sono dal primo giorno dopo la fase di Luna Nuova fino al giorno prima della fase di Primo Quarto (in questo caso si osserva la parte lunare Ovest che sarà in ombra effettuando le osservazioni principalmente nelle zone più vicine al lembo Ovest), e poi dal giorno successivo alla fase di Ultimo Quarto fino al giorno prima della fase di Luna Nuova (in questo caso andrà osservata la parte lunare Est in ombra sempre con la stessa metodologia), questo perchè le zone dove si verificano maggiormente gli impatti sono situate in prossimità dei lembi lunari Ovest ed Est. Le due figure sotto riportate illustrano all'interno di un rettangolo di colore rosso la zona lunare che dovrebbe essere ripresa dal sensore della videocamera.

N.B. è importante riprendere anche una zona del fondo cielo al di fuori dei lembi lunari come illustrato nelle figure.




Fov ovest 2.jpg
Fov est 2.jpg














 Ripresa del settore lunare Est dopo la fase di Ultimo Quarto                                                                             Ripresa del settore lunare Ovest dopo la fase di Luna Nuova    



La strumentazione indicata per l'osservazione è un telescopio avente un diametro di almeno 15 cm con corta focale (come f/6,3, f/5 o minore) per poter riprendere un campo di zona lunare quanto più ampio possibile, e come apparecchi di ripresa dedicati possono essere impiegate delle moderne videocamere per astronomia USB da collegare al proprio computer ad una porta USB 2.0 e che possano produrre dei filmati in file AVI. Le videocamere devono inoltre possedere una certa sensibilità alle basse intensità luminose, questo per poter riprendere con sufficiente contrasto rispetto al fondo cielo la parte in ombra della Luna (la cosidetta luce cinerea), ed è di notevole importanza cercare di riprendere quanto più possibile le formazioni sottostanti lunari che sono in ombra con lo scopo di poter individuare la posizione selenografica di un eventuale impatto, inoltre le videocamere vanno impostate con un tempo di esposizione di 0,05 sec per poter ottenere una velocità di ripresa di 20 fps (frame per secondo). In caso di avere la necessità di aumentare la sensibilità della videocamera si può impostare anche il tempo di esposizione a 0,10 sec per ottenere così una velocità di 10 fps.

N.B. in caso di immagini contenenti degli eventuali e potenziali candidati flash da impatto specificare sempre la data e l'orario espresso in T.U. del frame contenente il fenomeno.

Si invita a spedire le osservazioni in forma di immagini JPEG dei frame interessati dal fenomeno e/o degli eventuali report osservativi visuali all'indirizzo della Sezione Luna specificato nella Pagina Principale.

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                                                                                          Proposte osservative per il mese di giugno 2014

























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